Nel periodo evolutivo l’intento è quello di accompagnare il futuro numero uno in un percorso che lo coinvolga con allenamenti polisportivi, al fine di consapevolizzare e arricchire il più possibile il bagaglio motorio.
Dopo aver acquisito un ottimale substrato di svariate esperienze si può passare al lavoro specifico del ruolo.
Nel video proposto l’obiettivo è quello di far acquisire consapevolezza dell’intero corpo attraverso un’esercitazione che i portieri eseguono senza palla con una frequenza passi, avanzando sul piano sagittale e saltando con un certo ritmo ed intensità una fila di cinesini posti ad una distanza prestabilita. Ad ogni cinesino il portiere deve effettuare un salto verticale riproducendo lo schema motorio dell’uscita alta. La difficoltà di questo esercizio sta nel mantenere la medesima intensità in tutto il percorso, cercando di rimanere in equilibrio sia nella fase di volo che di atterraggio.
I salti in ripetizione stimolano, e non di poco, il nostro sistema nervoso centrale periferico che deve continuamente mandare impulsi al fine di compensare e riadattare i segmenti corporei nelle varie fasi di esecuzione dell’esercizio.
Nello step successivo i ragazzi non lavorano più solo sul piano sagittale, l’esercizio prevede l’aggiunta del piano frontale. Questa ulteriore difficoltà fa si che i dati da elaborare dal S.N.C. siano maggiori. I portieri non eseguiranno più gli spostamenti di fianco, ma per vie diagonali passando uno di fronte all’altro attraverso un passo incrociato e successiva elevazione.
La progressione prevede in questa fase l’aggiunta della palla, questo ulteriore input da al portiere una minima lettura della palla a cui lo stesso deve adattarsi.
L’ultimo step addestrativo è quello nel quale il portiere esegue l’esercitazione in porta, dove l’insieme di più gesti tecnici abbinati alle andature, accresca la capacità di adattamento.
Il pallone viene ancora trasmesso con le mani dal Mister, questo perché il fine è quello di portare l’attenzione del numero uno, più sulla gestualità e coordinazione dei segmenti corpo, che sulla lettura della palla.
L’esercizio si conclude con una prima fase dove l’allenatore dei portieri calci la palle e con una seconda fase dove il tutto viene riproposto con la squadra. In quest’ultima fase oltre alle competenze tecniche si allena il potere decisionale in un contesto che può coinvolgere il reparto o tutta la squadra.
Mr. Lafortezza Francesco