IL Tempo d’esecuzione: PERFETTI O EFFICACI?

È da tanto che dedico il mio tempo alla crescita dei ragazzi, nello specifico per il ruolo del portiere. L’intento mio e di ogni allenatore è quello di perseguire una strada che abbia come fine quello di avvicinarsi il più possibile al modello prestativo.

 

Rendere efficace un ragazzo in quello che fa è un percorso lungo e laborioso, e le richieste da soddisfare sono un insieme infinito di dati che stimolano svariati aspetti psicofisici, tecnico, tattici.

 

Il gesto tecnico di riferimento è l’ultimo step di un percorso segmentato con il fine di facilitare l’apprendimento del piccolo numero uno.

 

Nello specifico la nostra meta sarà quella di semplificare l’apprendimento segmentando i gesti tecnici difensivi/esecutivi, preparatori ed esecutivi.

La parte preparatoria al gesto tecnico è il momento più importante, perché determinerà l’efficacia o meno del nostro intervento.

 

Noi allenatori ripeteremo costantemente un gesto tecnico, al fine di perfezionare nel tempo lo schema motorio. La ripetizione non fa altro che sovrascrivere e cancellare quello che di poco efficace precedentemente era conservato nella nostra memoria cinestetica (PLASTICITA’ NEURONALE).

 

Questa azione che il nostro cervello compie è costante e farà economizzare sempre di più le nostre riserve energetiche. Questa continua riduzione dell’attenzione in quello che facciamo è dovuta, per l’appunto, al miglioramento che abbiamo raggiunto in quel gesto tecnico.

 

La maestria appresa fa si che la nostra attenzione sia rivolta ad altro, mentre inconsciamente stiamo eseguendo il gesto motorio che precedentemente richiedeva l’attenzione massima per essere eseguito.

Abbiamo appena citato la “maestria” ma a cosa ci riferiamo, cosa vuole significare?

 

Saper adattare in ogni situazione, in modo mutevole il gesto tecnico, risultando efficaci all’occhio di chi osserva.

“La maestria è in breve la capacità di fare qualcosa, e farla bene!”

Qual è il fine della progressione “didattica” in una seduta di allenamento? aumentare nel tempo LVARIABILI!

 

Perchè aumentiamo le variabili nel tempo?
– Per aumentare il livello attentivo;
– Per eseguire il gesto tecnico alla massima velocità in modo efficace;
– Velocità di pensiero;
– Velocità di reazione;
– Timing;
– Diminuire lo stress psicofisico

 

In allenamento riuscire a riprodurre un gesto tecnico in situazione non è possibile perchè le variabili della partita non ci sarebbero. Anche se proponiamo un’ esercitazione che per noi potrebbe avvicinarsi alla situazione, ci staremmo solo illudendo, questo perchè non avremmo stimolato al livello cognitivo ciò che avremmo voluto.

La variabile è il tempo con cui il portiere deve eseguire il gesto, con noi in allenamento il portiere eseguirà sempre il gesto tecnico nelle migliori condizioni possibili, in partita ciò non potrà mai avvenire per le infinite variabili che possono presentarsi, per cui il nostro compito sarà quello di far comprendere il fine per il quale quel gesto è stato imparato.

 

Il cervello apprende uno schema motorio in modo perfetto poi lo stesso saprà adattarlo alla situazione, ma in che modo?

La reazione del numero uno non potrà mai essere svolta secondo i canoni prestativi, questo perché la stessa andrebbe oltre i tempi consentiti dalla situazione, e allora cosa si crea in questo contesto?

 

Il nostro inconscio riduce tutto quello che non serve, eliminando il superfluo per essere EFFICACI!

 

Noi dobbiamo immettere schemi motori al fine che gli stessi siano appresi al meglio per essere eseguiti in condizioni estreme. E il più delle volte saranno efficaci perché non eseguiti secondo i canoni prestativi.

 

La riproduzione di una situazione attraverso la video Analisi, lo studio dell’avversario sono step determinanti nel calcio moderno. Ogni cosa riprodotta nel micro ciclo settimanale potrà magari non rispecchiare esattamente quello che poi si verificherà la domenica, ma come detto in questo articolo basterà anche solo un piccolo frame conservato nel nostro cervello, grazie alle ore di lavoro svolte durante la settimana, a risvegliare e ADATTARE un intero schema motorio in una situazione estrema, rendendoci il più delle volte EFFFICACI che tecnicamente PERFETTI.

 

Mr. Lafortezza Francesco

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