La Parata in tuffo.

Quello che ogni portiere fin dalla più giovane età desidera fare quando è a difesa della porta, sono le parate in tuffi, effettuare un gesto acrobatico che si finalizza con un grande gesto tecnico regala grande soddisfazione.
Ma tecnicamente cos’è la parata in tuffo, il tuffo fa parte dei gesti tecnici difensivi esecutivi. La perdita di equilibrio volontario effettuata la dove con il solo spostamento non si riesce a coprire la distanza dalla palla, e vede il portiere compensare il ritardo spazio/temporale con la conclusione in tuffo.
Quindi il tuffo è un gesto che va a compensare un ritardato piazzamento o una mancata e tempestiva lettura. Ovviamente non è sempre cosi il tuffo si rende necessario la dove la conclusione a rete arriva a grande velocità, basti pensare che un pallone calciato dai trenta metri impieghi pochi secondi ad arrivare in porta, quindi il portiere deve lavorare sempre in modo reattivo/esplosivo e calcolare ogni situazione, per non farsi trovare in ritardo o peggio si faccia sorprendere dalla conclusione.
Per rendere la parata in tuffo un esercizio veloce fluido coordinato ed efficace bisogna lavorare su molteplici aspetti, la sola bravura e spregiudicatezza non è sinonimo di un gesto fatto bene.
Il tutto può essere effettuato da fermi su palle calciate breve/media distanza, ma ci sono stati tiri anche da molta distanza che hanno visto portieri non effettuare nessun tipo di spostamento/aggiustamento (questo dovuto al materiale con cui oggi i palloni sono fatti e allo studio per garantire traiettorie sempre più imprevedibili).
Fare una parate da fermi con l’aiuto della sola spinta, richiede al portiere tanta potenza esplosiva, spostare un corpo da una posizione statica ad una di massima accelerazione non è facile poi se il portiere è alto 1.90 e pesa 80kg le problematiche aumentano.
  • Il tuffo può essere preceduto da un spostamento passo accostato, che può variare in ampiezza in base alla velocità/tempo della palla.
  • Tuffo con presaltello, molti portieri effettuano un piccolo saltello, fatto per reclutare la componente elastica del muscolo (stiffness), una piccola attivazione che aiuta il portiere ad esprimere meglio la gestualità (reclutamento della componente elastica unità muscolo tendinea).
  • Incrocio passo spinta su palle molto distanti e veloci, o anche su palla a recupero dove vede necessaria questa andatura preceduta dal tuffo.
  • Tuffo con gamba opposta il portiere non riesce ad effettuare la parata con la gamba omologa per mancanza di tempo o per una non corretta gestualità.
La componente condizionale che deve usare il portiere è la forza esplosiva abbinata alla coordinazione di ogni distretto muscolare che dovrà sviluppare la forza al fine del medesimo obiettivo, il reclutamento (coordinazione intermuscolare) è fondamentale per la perfetta riuscita del gesto tecnico.
La ripetitività  porta il portiere ad avere consapevolezze e certezze, incominciare dalle fasce più piccole segmentando il gesto eliminando prima l’utilizzo delle gambe cosi che possano rendersi conto di come utilizzare prima la parte superiore e cosa deve fare, per poi procedere in maniere analitica sulla parte inferiore. Lavorare con esercitazioni di vario tipo acrobatiche con l’aiuto di tappetini, poi gradatamente far saggiare il terreno habitat che deve diventare familiare.
Step successivo abbinare fase preparatoria “Posture e Andature” per poi arrivare alla fase “esecutiva”. Ogni fase ha la sua rilevanza ogni aspetto già dalla giovane età deve essere  curato meticolosamente.
Ultimo step lavorare sulla situazione, la ripetitività non porta il portiere ad avere esperienze consapevolezze se eseguite fuori dal contesto partita. Il cervello non elabora in modo aspecifico una gestualità ma nella sua totalità, e contesto. Quindi organizzare gli allenamenti in modo che rispecchino la realtà.
Questo una mia considerazione sul gesto “parata in tuffo” più bello da vedere se effettuato al meglio, ma che non deve essere la prima peculiarità o soluzione. E poi non è il parametro unico per stabilire la bravura o meno di un portiere
Mr Lafortezza Francesco

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